TRASFERIRSI ALL’ESTERO, LA SFIDA PSICOLOGICA
Ci si trasferisce per motivi professionali, per amore, per desiderio di avventura o per un nuovo inizio. E’ una bellissima sfida, pensata, fantasticata con emozione, colma di attese positive. Si tratta di un grande cambiamento che può implicare però aspetti stressanti da saper fronteggiare. La riorganizzazione della propria vita, i distacchi inevitabili, le differenze culturali, la costituzione di nuovi equilibri, sono aspetti che richiedono una buona capacità di coping Tra i vari argomenti trattati dallo Studio Psiché di Milano con la Dr. Francesca Minore, in questo articolo analizzeremo l’impatto psicologico del trasferimento e la modalità più efficace per gestirlo.
La curiosità e l’entusiasmo che governano la scelta forniscono la spinta necessaria a vivere felicemente l’esperienza. Al contempo, è importante esser coscienti di quali siano gli aspetti stressanti per saperne riconoscere le insidie e gestirle. Vediamone insieme i principali:
Trasferirsi all’estero – gli affetti lontani
L’aspetto più stressante riguarda la perdita dei propri riferimenti che si accompagna perlopiù a sentimenti di nostalgia, tristezza, senso di solitudine, dolore, fin rabbia per essersene andati. Dopo una prima fase di esplorazione ed assestamento in cui si nutre la convinzione di gestire tranquillamente la lontananza, queste emozioni possono far capolino ed intensificarsi. Se impariamo a non negarle, ma a riconoscerle e gestirle, sapremo far spazio ad un nuovo modo di vivere i nostri riferimenti affettivi lontani.
Che fare?
La portata di questi sentimenti dolorosi dipende dal nostro stile di attaccamento oltre che dal tipo e dalla sanità dei legami. Se ci sentiamo sopraffatti, se riteniamo il disagio possa compromettere la serenità di cui abbiamo bisogno per affrontare il nuovo, un buon percorso di counseling offre il supporto necessario a far emergere e sviluppare le risorse atte a fronteggiare e superare il dolore. Un buon intervento consente inoltre di individuare nuove modalità adattive di vivere con soddisfazione le relazioni pur a distanza.
Trasferirsi all’estero – l’amore a distanza
Uno spazio di approfondimento merita l’amore. Trasferirsi all’estero è infatti un banco di prova importante per qualsiasi relazione. Con le parole di Mauro “Mia moglie non ama stare al telefono, in realtà non lo guarda mai. Lo sapevo, ma pensavo che sapendomi lontano, avrebbe adeguato le sue abitudini. Invece mi sono trovato a miglia di distanza e quando avevo bisogno anche solo di un messaggio in sua risposta, non arrivava mai. Da lì è cominciato il senso di abbandono che mi ha condotto alla depressione in cui sono finito”
Che fare?
E’ importante mantenere una buona comunicazione dunque. Meglio in videochiamata. Il volto, i gesti familiari, le risate insieme, consentono di colmare gli spazi con l’affetto ed il calore mantenendo la complicità e scongiurando il senso di solitudine. Ancor meglio se la videochiamata avviene come routine fissa. Dopo una giornata stressante, sapere di ritrovare la voce ed il volto amato permette di superare il distacco e di condividere. Trasferirsi all’estero è inoltre un’opportunità per testare il senso di fedeltà percepito da ciascun partner. Qualora venga meno, poterne discutere, parlare, chiarire i dubbi insieme, è vitale per il benessere di coppia.
Non ultimo, il contatto fisico è particolarmente prezioso e va coltivato quando ci si incontra. Serve a rinsaldare il legame e a produrre ricordi e sensazioni da portar con sé quando si è lontani.
Qualora, a seguito del distacco, la coppia viva un momento di difficoltà, è di utilità intraprendere un breve percorso di counseling in coppia. Lo Studio Psiché offre la possibilità di effettuarlo online. Si tratta di uno spazio privato, protetto in cui la coppia può ritrovarsi grazie al supporto e l’accoglienza di un counselor professionista e risolvere il disagio.
Trasferirsi all’estero – una nuovo ambiente ed una nuova cultura
Questo tema riguarda la vita privata e quella professionale. Con le parole di Elide “mi sono trovata in difficoltà a relazionarmi con i colleghi. Li trovo poco espansivi, poco curiosi, poco disponibili nei miei confronti, per cui passo il tempo da sola. Al lavoro e la sera in una casa vuota che fatico a sentire mia.” Elide si è trasferita da poco. E’ una giovane socievole e vivace alle prese con un delicato processo di adattamento che comporta una serie di passaggi.
Che fare?
In primis approfondire la conoscenza della lingua. Consente di relazionarsi agevolmente agli altri, di cooperare nel lavoro, di esprimere noi stessi. Coltivare la conoscenza linguistica col tempo le permetterà di fortificare il senso del sé, in che senso? Un nuovo ambiente, nuove abitudini, una nuova cultura richiedono del tempo per integrarli alla propria. Così, riuscire a comunicare facilita l’adattamento ed il bagaglio di esperienze che maturiamo andrà a nutrimento del nostro sé potenziandone risorse ed abilità.
Sul piano pratico, per facilitare il processo di integrazione nella nuova realtà, è utile da un lato mantenere abitudini che parlano di casa, che sono nostre. Importante anche unirsi a gruppi ed eventi tra espatriati che ci facciano sperimentare un positivo senso di familiarità. E all’interno di essi trovare persone con cui condividere la nostre esperienza e con cui poter confidarsi e ricevere consigli. Al contempo, è necessario aprirsi al nuovo. Elide interpreta come chiusura nei suoi confronti l’atteggiamento dei colleghi. Meglio non essere frettolosi e considerare che il loro atteggiamento possa essere spiegato dalle differenti abitudini culturali, dagli stili relazionale del Paese in cui si trova. Darsi tempo, avvicinare gli altri ed utilizzare le proprie abilità espressive è di grande utilità.
Qualora tu abbia difficoltà a riguardo, lo Studio Psiché può offrirti il supporto utile a rinfrescare o sviluppare le tue social skills. In breve tempo potrai riacquisire la fiducia in te stesso e continuare in serenità la tua avventura con rinnovato entusiasmo.
Trasferirsi all’estero – quando chiedere aiuto?
Quando lo stress, il senso di solitudine ed abbandono danno luogo ad una strisciante depressione, quando si fatica a gestirsi in autonomia, quando si perde motivazione, quando si è sopraffatti da emozioni quali: senso di colpa, rabbia, frustrazione, ai primi cenni di burnout in ambito lavorativo, quando i sintomi dell’ansia, della fobia sociale o dell’agorafobia iniziano ad essere invalidanti, quando il disagio si traduce in sintomo somatico, quando ci sente soli e senza il necessario supporto per andare avanti.
Studio Psiché – chi siamo
Negli ultimi anni, dato l’incremento di richieste, lo Studio Psiché di Milano ha messo a punto un servizio online di counseling e psicoterapia specificatamente costruito per funzionare come le sessioni in presenza in termini di approccio metodologico, tecniche e protocolli utilizzati. Tutto ciò al fine di garantire al cliente un intervento qualificato, produttivo ed efficace che gli consenta di:
- godere di uno spazio di ascolto accogliente e supportivo in cui poter apprezzare il tempo di ogni sessione,
- fornirgli gli strumenti più idonei a risolvere il disagio,
- beneficiare di un intervento pensato per lui, in termini di caratteristiche personologiche, esigenze e peculiarità,
- favorire nel minor tempo possibile il rinnovato benessere psichico.
E’ disponibile inoltre un servizio di consulenza online per expat specificatamente dedicato alle esigenze di coloro che risiedono all’estero.
Primo colloquio esplorativo gratuito.
Per approfondire:
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