GUARIRE DAL MAL D’AMORE
L’accezione clinica del mal d’amore comporta una serie di sintomi psicologici che possono impattare in maniera significativa sulla salute fisica. Tra i vari argomenti trattati dallo Studio Psiché di Milano, con la Dr. Francesca Minore, in questo articolo vogliamo capire come risolvere il disagio utilizzando tre casi esemplificativi.
Mal d’amore – una definizione
Il mal d’amore è una condizione psicologica connotata da ossessività del pensiero, profonda tristezza, senso di vuoto, smarrimento, ansia, angoscia. Sul piano fisico può accompagnarsi ad inappetenza, disturbo del sonno, gastrite, mal di testa. Quando il disagio perdura nel tempo può dar luogo a dei veri e propri disturbi clinici, tra i più comune la depressione e la dipendenza affettiva.
1. Mal d’amore – la dipendenza affettiva
Marisa ha il volto segnato da una prolungata sofferenza: “Sono sette anni che ci frequentiamo. Lo amo profondamente. Per questo ho lottato, ho sperato, ho resistito. Nonostante lui sparisse immotivatamente e tornasse a suo piacimento. Malgrado il fatto che i momenti splendidi si alternassero a lunghe attese in cui restavo sola e disperata. Ho voluto credere nella nostra relazione per tutto questo tempo. Ora però sto male e continuo a perdere peso. Vorrei liberarmi da questo amore tossico, ma lui mi è indispensabile come l’aria, non so uscirne.”
Caratteristiche
La relazione che la Marisa descrive presenta tutti i tratti della dipendenza affettiva: mancanza di autostima e fiducia in sé; bisogno di conferme, paura abbandonica, compiacenza, difficoltà ad assumersi responsabilità, incapacità a compiere scelte autonome, a pensare in modo indipendente, paura di commettere errori e conseguente colpevolizzazione.
Cause
Quella di Marisa è stata una famiglia anaffettiva e svalutante. E’ cresciuta nella convinzione di non aver valore, di non essere apprezzabile. Il maltrattamento psicologico è insidioso, non facile da individuare ed altamente lesivo lo sviluppo psicologico del minore. Intacca la sua fiducia di base ed il rispetto per se stesso. Mina il funzionamento sano dell’apparato psichico. Minaccia la coesione del sé. Come ogni bambino, Marisa ha fatto fronte al danno subito utilizzando meccanismi di difesa innati quali la negazione, la rimozione e l’evitamento. Si è adattata al contesto familiare indurendosi, reprimendo i suoi bisogni, fantasticando.
Per questo una volta adulta, la sua fame d’amore e riconoscimento si è fatta vorace, incontrollabile, assoluta. Nient’altro contava. E per essere amata ha imparato a farsi compiacente, servizievole, fin disposta a subire svalutazione, ad accettare umiliazioni.
Trattamento
L’intervento prevede un lavoro di redifinizione del suo vissuto interiore. E’ volto a maturare convinzioni più funzionali rispetto a se stessa e alle sue relazioni, in quanto le attuali la costringono in una stagnazione dolorosa e carenziale. Si tratta di una rielaborazione degli schemi mentali ed emotivi prodotti nel passato e della riformulazione degli stessi in un ottica nuova, utilizzando le risorse di cui dispone per rilanciare la sua vita verso il futuro.
2. Mal d’amore – l’amore narcisistico
Caratteristiche
“Ho deciso, voglio restare solo. Amo Lisa (la ex moglie) ma non riesco a provare quello che vorrei, quel sentimento forte che ci ha unito tanto tempo fa. In questi anni mi ha molto deluso e non posso passarci sopra. Io che per lei mi sono tanto sacrificato! Non sono contento della mia decisione, ma è l’unica possibile. Evidentemente non so amare.“
Cause
Lo sfogo di Enrico denuncia il dolore ed il senso di sconfitta per non riuscire ad entrare in relazione con la persona che ama. Si tratta di una dinamica relazionale che mette in atto costantemente: Enrico si mostra generoso, disponibile fin all’eccesso, nella speranza di essere amato di un amore assoluto, da una donna idealizzata. Trovandosi poi dinnanzi una donna reale, con limiti e difetti, sprofonda nella delusione e interrompe la comunicazione, il che provoca grande sofferenza in entrambi. Per comprendere il suo comportamento, è necessario risalire alla sua storia infantile. Enrico racconta di due genitori affettuosi che lo hanno elevato a figlio prediletto rispetto ai fratelli. A lui sarebbe andato il timone dell’azienda di famiglia, da lui ci si aspettava grandi cose. Come la Geltrude manzoniana, Enrico fin da piccolo è stato “programmato” al soddisfacimento del compito.
“Ma non sono mai stato realmente protetto, coccolato, ascoltato. Venivo trattato da grande, coinvolto nei problemi familiari come fossi adulto mentre i miei fratelli si godevano la fanciullezza.” L’adultizzazione di un bimbo è sempre dannosa oltre che strumentale ai bisogni dei genitori. Enrico non ha mai imparato a esprimere i suoi bisogni. Solo a farsi carico di quelli altrui per ricevere in cambio riconoscimento. Ma la vita non funziona così. Per ricevere amore è necessario entrare in relazione autentica, aprirsi all’altro, comprenderlo profondamente. Senza idealizzarlo, senza pagare un pegno, senza aspettarsi in cambio che sia in grado di colmare le nostre carenze. O rischiamo di restare soli.
Trattamento
L’intervento ha come obiettivo la comprensione circa l’origine dei comportamenti disfunzionali che Enrico costantemente mette in atto, allo scopo di ridefinirne la mappa mentale. Comprendere le cause remote gli è utile per rivalutare le sue convinzioni, per smantellare le idealizzazioni ed accettare la complessità delle persone e dei rapporti. Apprenderà ad accettare le inevitabili delusione solo dopo aver elaborato l’inganno del suo passato. Ciò gli consentirà di rimettere in moto la sua vita e compiere quel riavvicinamento alla ex moglie che entrambi desiderano.
3.Mal d’amore – l’amore compiacente
“Ma perché finisco sempre per soffrire?! Io provo a capire il punto di vista di Marco, cerco di fargli comprendere il mio, di spiegarmi. Ma sembra che non ne sia capace. Non vengo mai ascoltata. Si fa sempre come vuole lui! Risultato: io ci sono sempre per lui e lui per me mai. Mi sento sola e sto soffrendo molto. Dove sbaglio? Perché sento che è sempre colpa mia, che sono io sbagliata?”
Caratteristiche
La giovane Giada vive uno spasmodico bisogno di essere accolta ed accudita. Si vive fragile e incapace. Soprattutto non dispone di un proprio criterio di valutazione della realtà ma si affida regolarmente a quello altrui. Sopraffatta dai dubbi, spaesata, resta vittima di personalità forti, controllanti, non disposte all’ascolto delle sue esternazione e dei suoi sentimenti, finendo per sentirsi frequentemente in colpa e sola.
Cause
Giada è una ragazza fortunata. Cresciuta in una famiglia unita ed amorevole fatica a svincolarsi. Il che significa abbandonare l’affidamento alle cure e ai consigli genitoriali per divenire autonoma. Ha bisogno di sperimentarsi, fidarsi di sé, capitombolare e rialzarsi dando credito alle sue opinioni, alle emozioni e fin agli inevitabili errori di percorso.
Trattamento
L’intervento ha come obiettivo lo svincolo dalla famiglia d’origine. Giada va supportata nel processo di individualizzazione. Ciò significa aiutarla ad attingere alle sue risorse per esplorare il mondo in autonomia, facendone esperienza ed assumendosi la responsabilità di se stessa. E’ un percorso di crescita interiore che gradualmente coinvolge ed appassiona Giada, rilanciandola verso il nuovo con maggior padronanza di sé. Nel frattempo apprende a relazionarsi alla famiglia in maniera più adeguata alla sua età. La richiesta spasmodica di consigli viene sostituita da una più sana condivisione di idee e sentimenti. Confidente in se stessa e nelle potenzialità che va scoprendo, inizia a sentire l’esigenza di una relazione sentimentale diversa, con una persona rispettosa di lei, dei suoi bisogni, dei pensieri che ha imparato a esprimere. E fino a che non trova un partner così, ha imparato a godersi la libertà dei suoi giovani anni.
Mal d’amore – il nostro intervento
La definizione mappa cognitiva identifica le rappresentazioni mentali ed emotive che ci guidano nel mondo per orientarci ed adattarci ad esso. E’ a partire dalla nostra mappa cognitiva che riconosciamo, interpretiamo e descriviamo quanto ci accade. Origina nella prima età evolutiva e si perfeziona nel corso dell’intera esistenza. La mappa mentale è fortemente influenzata dal contesto in cui viviamo, dalle nostre relazioni, dalla cultura, dall’ambiente circostante, dai valori che in esso apprendiamo. In quest’ottica, l’intervento efficace sul disagio, qualunque disagio, implica la scoperta e l’emersione della mappa mentale personale per rilevare eventuali schemi disadattivi. Infatti, come testimonia l’articolo, è la presenza di schemi disfunzionali ad inficiare la qualità di vita individuale. Saranno la consapevolezza di tali meccanismi ed i nuovi strumenti di cui la persona viene dotata a consentirle di modificarli per renderli più funzionali ed adattivi al suo benessere.
Studio Psiché – chi siamo
Negli ultimi anni, dato l’incremento di richieste, lo Studio Psiché di Milano ha messo a punto un servizio online di counseling e psicoterapia specificatamente costruito per funzionare come le sessioni in presenza in termini di approccio metodologico, tecniche e protocolli utilizzati. Tutto ciò al fine di garantire un intervento produttivo ed efficace volto a ripristinare il benessere anche quando il colloquio non è svolto in presenza.
E’ disponibile inoltre un servizio di consulenza online per expat specificatamente dedicato alle esigenze di coloro che risiedono all’estero.
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Per approfondire:
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