FIDUCIA IN SE STESSI, COME ACQUISIRLA?
Fiducia in se stessi – come acquisirla?
Fiducia in se stessi. Tra i vari argomenti trattati dallo Studio Psiché di Milano con la Dr. Francesca Minore, in questo articolo vogliamo occuparci della fiducia in se stessi. Si tratta di uno stato psichico in grado, di influenzare ogni ambito di vita. L’amore, la professione, la capacità di arrischiarci e compiere delle scelte. Quali ostacoli a svilupparla? E come acquisirla quando carente?
Fiducia in se stessi – i pensieri negativi disturbanti
Adele ha finalmente ricevuto la promozione tanto desiderata. Eppure non è felice. Anzi, è assalita dall’ansia “Dormo poco e male, continuo a pensare a quello che mi aspetta, non credo di potercela fare.” Sono i pensieri negativi a disturbarla. Si sono impossessati di lei da quando ha ricevuto la notizia agognata. Sopraffatta dalla preoccupazione, presagisce un futuro di brutte figure, giudizi non positivi e tanta fatica per soddisfare le aspettative che sente pressanti su di lei.
I pensieri negativi sono convinzioni disfunzionali circa noi stessi e la situazione che stiamo vivendo. Originano dalla scarsa autostima, dalla mancanza di auto-efficace, ossia dal credere di non avere la capacità di organizzare un piano per raggiungere l’obiettivo sperato.
Fiducia in se stessi – il rimuginio
Quando persistenti, i pensieri negativi danno luogo ad un intenso rimuginio volto ad anticipare la minaccia futura per prepararsi ad affrontarla. Il rimuginio risponde dunque al tentativo di placare la preoccupazione prefigurandosi il comportamento da adottare. In realtà non fanno che aumentare l’ansia presagendo il peggio che possa capitare.
Fiducia in se stessi – gli errori cognitivi
I pensieri negativi ed il rimuginio sono alimentati da modalità di ragionamento solo apparentemente logiche, in realtà dettate da errori cognitivi tra i quali l’affect as information, in cui lo stato d’animo negativo diviene informativo della circostanza che sto vivendo “ho una brutta sensazione, quindi non potrà che andare male!” o dal behavior as information, in cui ad essere informativo è il proprio comportamento “se fatico ad esprimermi, non potrà che andar male!”. Ed ancora, le generalizzazioni, per cui l’inadeguatezza esibita in una data circostanza viene generalizzata in “sono inadeguato” sempre. In altri casi si tende a minimizzare il proprio valore o ad ingigantire i propri limiti o i termini della questione. Si tratta comunque di errori cognitivi che intaccano pesantemente la fiducia in se stessi.
Fiducia in se stessi – aspettative e doverismi
Sono convinzioni insidiose che originano nella prima infanzia sulla scorta dei modelli familiari. Immaginiamo una famiglia rigida, richiedente oppure dei genitori severi con se stessi. Il bambino, la cui personalità è ancora in formazione, assorbe i valori, le regole, le convinzioni del contesto di appartenenza ed impara a guardare alla realtà da quella prospettiva. Nascono così i doverismi “è necessario essere…” “non dovresti…” “ci si aspetta che tu…”. Non si tratta sempre di messaggi esplicitamente trasmessi dai care giver. I bambini apprendono anche osservando le reazioni degli adulti al contesto ed imitandoli.
Fiducia in se stessi – le ingiunzioni
Le ingiunzioni sono messaggi impliciti trasmessi inconsapevolmente dalle figure di attaccamento in età infantile che il piccolo introietta, ossia fa propri: “non sei abbastanza” “non esprimerti” £sii come voglio io” “non entrare in relazione” ecc. Sono questi introietti ad originare gli schemi mentali che guidano la nostra percezione della realtà e di conseguenza il comportamento.
Fiducia in se stessi – le conferme negative
E’ dunque evidente che la scarsa fiducia in se stessi dipende fortemente dagli schemi mentali ed emotivi che nel corso della nostra storia abbiamo acquisito e poi modellato ed aggiustato attraverso l’esperienza. Va tenuto presente che mandiamo più facilmente in memoria le esperienze in grado di confermare il nostro copione interno. Per tale ragione, se sono convinto di essere incapace, tenderò a memorizzare le circostanze che lo provano, dimenticando le situazioni in cui non lo sono stato. In questo modo sarò costantemente focalizzato sui miei limiti e non sulle mie risorse. Non esplorerò alle mie potenzialità, né mi permetterò di attingere ad esse ed utilizzarle.
Fiducia in se stessi – come acquisirla?
La Mindfulness è una pratica meditativa di consapevolezza volta all’accettazione di noi stessi e dei pensieri che affollano la mente. In pratica è la mente che osserva se stessa. Ogni volta che produce pensieri disfunzionali al nostro benessere o al conseguimento dei nostri obiettivi, possiamo allenarci a non resistere ma a riportarla al momento presente, senza deviare verso tortuosi rimuginii. Dedicarsi alla mindfulness consente di far emergere una visione più positiva, rilassata della vita, di gestire lo stress.
La pratica può essere appresa ed integrata al percorso di counseling. L’intervento sinergico è volto a 1. supportare la persona nell’assumere consapevolezza circa la natura degli schemi di pensiero ed emotivi disadattivi. Quegli stessi che orientano pensieri ed emozioni in senso negativo, depotenziando le nostre risorse in ogni ambito di vita, sentimentale, lavorativo, sociale. 2. apprendere le tecniche di mindfulness volte a sviluppare il pensiero positivo.
Studio Psiché – chi siamo
Negli ultimi anni, dato l’incremento di richieste, lo Studio Psiché di Milano ha messo a punto un servizio online di counseling e psicoterapia specificatamente costruito per funzionare come le sessioni in presenza in termini di approccio metodologico, tecniche e protocolli utilizzati. Tutto ciò al fine di garantire al cliente un intervento qualificato, produttivo ed efficace che gli consenta di:
- godere di uno spazio di ascolto accogliente e supportivo in cui poter apprezzare il tempo di ogni sessione,
- fornirgli gli strumenti più idonei a risolvere il disagio,
- beneficiare di un intervento pensato per lui, in termini di caratteristiche personologiche, esigenze e peculiarità,
- favorire nel minor tempo possibile il rinnovato benessere psichico.
E’ disponibile inoltre un servizio di consulenza online per expat specificatamente dedicato alle esigenze di coloro che risiedono all’estero.
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